L'effetto serra è il risultato della presenza attorno alla Terra di un'atmosfera che assorbe parte dei raggi infrarossi emessi dal suolo riscaldato dalla radiazione ricevuta dal Sole.
Il nome deriva per similitudine con quanto avviene nelle serre per la coltivazione, anche se il meccanismo alla base è differente.
In tale situazione, una parte della radiazione emessa dal suolo viene assorbita dall'atmosfera e riemessa in tutte le direzioni, quindi in parte anche verso il suolo. Ciò comporta che l'equilibrio radiativo del pianeta si fissi ad una temperatura maggiore di quella che si stabilirebbe in assenza dell'atmosfera.
L'effetto serra permette alla Terra di avere una temperatura media superiore al punto di congelamento dell'acqua, quindi consente la vita come noi la conosciamo. Le sostanze che determinano l'effetto serra sul nostro pianeta, chiamati gas serra, sono principalmente vapore acqueo, anidride carbonica (CO2), metano, diossido di azoto (NO2) e ozono. Queste sostanze, l'atmosfera e quindi l'effetto serra erano presenti prima dell'apparizione dell'essere umano.
Si documenta l'aumento della concentrazione della CO2 nell'atmosfera, a partire almeno dal secolo XIX.
L'aumento della CO2 è correlato alla combustione di fonti fossili, dalla quale dipendono largamente le principali attività umane, quali l'industria, i trasporti e la produzione di energia elettrica.
Sarebbero correlabili a questo aumento, variazioni climatiche quali l'innalzamento della temperatura terrestre, con le relative, imprevedibili conseguenze.
Con questa consapevolezza, vi sono diversi tentativi di introdurre delle trasformazioni che conducano a una inversione di tendenza.
Il protocollo di Kyoto è un accordo internazionale sull'ambiente. È stato firmato nella città giapponese l'11 dicembre 1997 da oltre 160 paesi durante la Conferenza COP3 della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) ed il riscaldamento globale. È entrato in vigore il 16 febbraio 2005.
L'accordo prevede una riduzione delle emissioni inquinanti (CO2 e altri cinque gas serra) del 5,2% rispetto a quelle del 1990 (considerato come anno base), nell'arco temporale 2008-2012. È anche previsto lo scambio (acquisto e vendita) di quote di emissione di questi gas.
Per entrare in vigore occorre la ratifica di almeno 254 nazioni, producenti almeno il 55% delle emissioni di gas serra (condizione raggiunta a novembre 2004 con la ratifica da parte della Russia).
Per raggiungere gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto e introdurre una inversione di tendenza rispetto all'aumento della CO2 nell'atmosfera, ci sono diverse strategie complementari.
La promozione dell'efficienza energetica mira a introdurre miglioramenti nei settori della produzione, trasporto e uso dell'energia, in modo da ridurre al massimo gli sprechi e utilizzare la maggior quantità di energia presente alla fonte, e di conseguenza, ottenere una diminuzione dei consumi e una riduzione dell'impatto ambientale, a parità di benefici.
L'uso delle fonti non fossili, in particolare quelle rinnovabili, ha l'obiettivo di produrre energia senza il ricorso alla combustione di fonti fossili.
Il cambiamento degli stili di vita, in parte connaturato alle due precedenti strategie, è un orizzonte proposto al fine di introdurre una trasformazione dell'equilibrio fra essere umano e natura, in un'ottica di sostenibilità e decrescita.
Bibliografia
Su clima, ambiente, energia:
Dauncey-Mazza, Clima tempestoso. 101 soluzioni per ridurre l'effetto serra, F.Muzzio editore, 2003 (con indicazione di numerosi siti internet) Wuppertal Institute
Sul picco del petrolio:
ASPO: Associazione per lo studio del Picco del PetrolioSulla decrescita:
Rete per la decrescitaGioco didattico di simulazione scenari (in francese):
EcovilleRaccolta di esperienze didattiche sul tema dell'energia (in inglese):
Scolar Schools forum