Fare incontrare grandi maestri e giovani talenti.
L'energia del sole può essere utilizzata facilmente per scaldare l'acqua per uso sanitario attraverso un collettore solare che raccoglie i raggi del sole su una piastra dentro la quale scorre l'acqua che viene riscaldata. Al villaggio ecologico di Granara abbiamo realizzato un collettore con tecniche molto semplici e in autocostruzione insieme ad alcuni studenti del Politecnico di Milano.
Come abbiamo costruito il collettore solare:
Il principio base di un collettore solare è quello di raccogliere il calore del sole per scaldare l'acqua. Per avere buoni rendimenti è necessario massimizzare l'assorbimento e invece minimizzare le dispersioni. Si stima che per ogni persona è necessario almeno 1 m2 di pannello. Il pannello solare costruito a Granara è costituito da una cornice di struttura in legno che mantiene una piastra in rame come indicato nello schema. Il rame è verniciato di nero in maniera da aumentare l'assorbimento dei raggi solari. La piastra è composta da piccoli tubi, nei quali scorre l'acqua, che sono saldati ad una lastra di superficie assorbente, sempre in rame verniciato. In questa maniera si concentra sull'acqua il calore raccolto da una superficie più ampia di pannello. Nei tubi scorre una piccola quantità d'acqua che così si scalda facilmente. Nella parte inferiore e superiore della piastra si trovano i tubi che portano l'acqua fredda al pannello e raccolgono l'acqua calda in uscita. Sopra la piastra in rame è stata posta una lastra di vetro che limita le dispersioni di calore creando un effetto uguale a quello che si realizza in una serra. Sotto il pannello è stato invece sistemato uno strato di materiale isolante (nel nostro caso poliuretano) per impedire che il calore raccolto si disperda sul tetto. Il materiale isolante è ricoperto di uno strato riflettente in maniera da riflettere il calore verso la piastra. Nella parte inferiore del pannello c'è un piccolo sfiato per far uscire la condensa che a volte si forma sulla lastra di vetro. L'acqua così riscaldata non viene direttamente utilizzata, ma serve a scaldare l'acqua nel serbatoio scorrendo all'interno di una serpentina. Si preferisce questo sistema di riscaldamento indiretto perché, essendo il collettore solare all'esterno, l'acqua che scorre nel pannello può ghiacciare nei mesi invernali e quindi deve essere miscelata con un anticongelante. Una pompa permette la circolazione forzata della miscela acqua-anticongelante dal pannello alla serpentina del serbatoio e viceversa. Un pannello solare non può scaldare l'acqua abbastanza per tutti i giorni dell'anno. Nei mesi invernali con il cielo coperto è necessario integrare il sistema del pannello con un bruciatore, ma il vantaggio è nella quantità di combustibile che si risparmia nell'arco di un anno. Al villaggio di Granara, il collettore solare è integrato con un termocamino a legna come si può vedere nello schema.
Per le docce del campeggio estivo è stato realizzato questo semplice pannello composto da un supporto isolante di pannelli di paglia pressata con cemento e da un tubo di gomma nero arrotolato a spirale. La superficie del supporto è resa riflettente con uno strato di foglio di alluminio in maniera da concentrare i raggi solari sul tubo nero ed aumentare la temperatura dell'acqua. Il sistema fornisce alle docce l'acqua così calda che deve essere miscelata con l'acqua fredda dell'acquedotto.
Da lunedì 16 a sabato 21 luglio 2001:
2° Edizione del GRANARA FESTIVAL
domenica 22 luglio: FESTA a Borgotaro
Dopo l'intensa esperienza dell'anno scorso vorremmo che l'edizione di quest'anno si confrontasse ancora più profondamente con il luogo dove è ospitato e quindi non solo con il Villaggio di Granara, dove il festival ha fisicamente luogo, ma pure con la valle, e in particolare con la cittadina di Borgotaro.
Infatti la novità di questa seconda edizione del Granara Festival è la festa: vino, danze, musiche e balli in piazza con e per i Borgotaresi e i Valtaresi. Ogni gruppo preparerà una piccola performance dimostrativa del lavoro svolto durante il Festival; il tutto per salutarci in festa e darci l'appuntamento alla prossima estate.
Programma:
Mattina
Training fisico (Mattia Fabris, Silvia Gallerano, Stefano Orlandi), corso di giocoleria (Fabio Cordani, Alberto Bruni) e training vocale (Sandra Zoccolan, Oskar Boldre, Arianna Scommegna).
Pomeriggio
Angolo della poesia (diretto da Matilde Facheris e Nadia Fulco) ed esperienze di storia (diretto da Maria Pilar Perez Aspa e Renata Ciaravino) con la partecipazione straordinaria di Ascanio Celestini.
Sera
Spettacoli di:
- Laura Curino in "Passione" di Curino, Tarasco e Vacis.
- Francesco Micheli e i Pomeriggi Musicali in "Verdi".
- Danio Manfredini in "Hic Desinit Cantus" di Manfredini.
- Compagnia Dionisi in "Molti amori - Diversi odi - Correva l'anno 2001"
- Patrizio Dall'Argine con il suo nuovo spettacolo … e altri ancora in via di definizione!
In collaborazione con l'Associazione Alter-ego di Borgotaro e l'Associazione Maltrainsema di Milano.
Articolo dal giornale AAM Terra Nuova, primavera 2006
Da Milano alla Val di Taro: storia della lenta ma “inesorabile” realizzazione di una piccola utopia concreta.
Ad oggi abbiamo organizzato oltre 70 laboratori di teatro, danza, cinema, drammaturgia. Alta offerta formativa alla portata di tutti.
In questo form è possibile iscriversi ai laboratori del festival, all'esperienza di ecoturismo o alle singole giornate.
Non è possibile iscriversi a più laboratori perchè si tengono negli stessi orari.
Ad ogni iscrizione corrisponde una persona maggiorenne quindi in caso di coppie o gruppo di amici, l'iscrizione deve avvenire per ciascuno.
Qualora venissi al festival accompagnato/a da bambini/e o ragazzi/e, sarà sufficiente la tua iscrizione, ma dovrai segnalare la loro presenza nello spazio dedicato del form che segue.
CAMPO dell'AUTOGESTIONE 2011
Quest'anno le ragazze e i ragazzi dell'autogestione hanno scelto con noi educatori di fare un'esperienza di volontariato e di formazione civile sui terreni confiscati alle mafie gestiti dall'associazione “Libera Terra”.
Questa scelta, in linea con il Campo fatto in Abruzzo dopo il terremoto, conferma la volontà dei giovani di Centopassi di essere in "protagonisti" di una azione concreta, attenta a ciò che succede nella società reale.
L'obiettivo principale dei campi di volontariato e di studio sui beni confiscati alle mafie è quello di diffondere una cultura fondata sulla legalità e giustizia sociale che possa efficacemente contrapporsi alla cultura della violenza, del privilegio e del ricatto. Si dimostra così, che è possibile ricostruire una realtà sociale ed economica fondata sulla pratica della cittadinanza attiva e della solidarietà.
Caratteristica fondamentale del campo dell'autogestione di quest'anno, quindi, sarà l'approfondimento e lo studio del fenomeno mafioso tramite il confronto con i familiari delle vittime di mafia, con le istituzioni e con gli operatori delle cooperative sociali.
L'esperienza del campo di lavoro sarà strutturata in tre momenti diversificati: il lavoro agricolo o attività di risistemazione del bene, lo studio e l'incontro con il territorio per uno scambio interculturale.
Il campo si terrà nella prima quindicina di luglio nei pressi di Caserta e vedrà la partecipazione di una cinquantina di ragazzi/e da tutta Italia. Gli ultimi due giorni per rilassarci un po', visiteremo Caserta e Napoli, dove non mancherà una visita, anche dal valore simbolico, a Pompei.
Costo attorno ai 350 euro per 10 giorni. Pernottamento in tenda. Età dai 14 ai 17 anni.
Per maggiori informazioni: GIOVANNI DEL GENIO giovannidelgenio@libero.it
RESOCONTO DEL CAMPO
13 Luglio 2011, Milano (scritto dai ragazzi dell'Autogestione)
Maiano di Sessa Aurunca è un agglomerato di case,una frazione in mezzo a tante altre che è però riuscita a donare tanto.
Appena scesi dal furgone ci sono venute incontro alcune persone, molte diversamente sane. E’ cosi che gli operatori della cooperativa “Al Di Là Dei Sogni” usano definire i loro ospiti. Ci siamo trovati faccia a faccia con Enrico, che ha passato trent’anni in manicomio penitenziario; Erasmo,sordo muto; Nunzia, ragazza affetta da sindrome di Down; Luigi, in grave stato depressivo; Margherita, ex etilista; ...
Dopo 23 ore di viaggio, spiazzati e stanchi ci è stato richiesto un ultimo sforzo: partecipare ad un’assemblea di presentazione; abbiamo così conosciuto gli operatori che ci hanno spiegato a grandi linee il programma, a quali attività sono dediti nella cooperativa e la storia delle terre sulle quali avremmo dovuto lavorare nei giorni seguenti. Abbiamo così scoperto chi era quell’Alberto Varone che ricopriva lo spazio della targa all’ingresso del campo e tutte le difficoltà fronteggiate per aprire la cooperativa.
Alberto Varone, vittima innocente della Camorra, è morto perchè si oppose al pagamento del pizzo per il suo mobilificio.
Sveglia alle 6.30, una rapida colazione e dopo la suddivisione in gruppi cominciava il lavoro. Esso era diviso in tre categorie: lavoro nell’orto, Giardino Della Memoria (un terreno in cui ogni albero è dedicato a una vittima innocente di Camorra) e infine manutenzione della comunità. In seguito alla pausa pranzo si svolgevano delle assemblee informative nelle quali abbiamo incontrato diversi esponenti delle associazioni che lavorano sul territorio (ad esempio “(R)ESISTENZA ANTICAMORRA”) e la figlia di una vittima innocente. Abbiamo avuto l’occasione di confrontarci con altre realtà legate al tema della Camorra,partecipando a due serate del Festival Dell’Impegno Civile presso Castel Volturno, alla presentazione del libro Carta Straccia nel quale hanno scritto i rappresentanti della cooperativa di Maiano e alla visita del quartiere di Scampia a Napoli.
Esprimere le emozioni provate è difficile, quasi impossibile. Ognuno di noi è tornato più consapevole, sicuramente diverso e con la voglia di tornare e di poter fare qualcosa nel nostro piccolo perfino da Milano.
Radiocinica
programmi radiofonici per il Festival di Granara 2007
di cristian ceresoli e walter leonardi
con francesco martinelli
e la partecipazione straordinaria
di silvia gallerano e carmen pellegrinelli
Ascolta le trasmissioni:
30.07_puntata1
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Al Villaggio Ecologico di Granara è possibile organizzare periodi di residenza per compagnie di teatro, danza, musica..
L'Associazione Teatro Granara ha creato negli anni una Residenza Teatrale dove artisti e compagnie possano muovere i primi passi, consolidare un gruppo, creare uno spettacolo, seguire e proporre laboratori di formazione, nel contesto protetto ed essenziale del Villaggio Ecologico di Granara.
La convivialità, gli spazi attrezzati deputati al lavoro e l'imponente natura dell’Appennino Tosco-Emiliano in cui è immerso il villaggio rappresentano elementi fondamentali per costruire percorsi propri, indipendenti e creativi.
Isolarsi per un periodo dal resto del mondo e nutrire il proprio lavoro in un clima di concentrazione e silenzio, poi, volendo, condividere il percorso con la nostra piccola comunità.