Secondo incontro

Il secondo incontro è stato dedicato all'approfondimento della conoscenza delle tecniche di studio dell'ambiente. Oggetto delle misurazioni realizzate dagli studenti è stato l'ambiente dove quotidianamente gli studenti trascorrono la maggior parte del loro tempo scolastico: le aule.

La prima fase della lezione (pdf) ha fornito agli studenti i principali concetti teorici relativi alla sensazione di calore e di benessere termico all'illuminazione, all'uso dell'acqua (descrizione delle loro componenti fisiche e soggettive, illustrazione degli strumenti di misurazione).

La seconda fase dell'incontro è stata dedicata alla raccolta e al commento dei dati (pdf). Da una parte, è stata condotta un'attività di osservazione delle caratteristiche dell'aula sotto l'aspetto energetico, che ha portato a evidenziare la presenza di fonti e di consumi di energia. In seguito, con l'ausilio di strumentazione professionale fornita dal gruppo eERG del Politecnico (termometro, globotermometro, luxmetro), gli studenti hanno registrato i valori della temperatura dell'aria, della temperatura media radiante e dell'illuminazione, hanno espresso il voto di benessere termico medio, mentre un laboratorio di misura dei consumi è stato dedicato all'acqua. Le osservazioni e i dati sono stati incrociati e accompagnati da una riflessione sulle abitudini.

Da queste attività, sono state tratte delle considerazioni relative all'uso dell'energia. Si è osservato che le aule risultano essere bene esposte e ricevere direttamente i raggi del sole, che riscaldano e illuminano gli ambienti. In presenza del sole, nel corso della mattina si verifica un paradosso. I raggi solari colpiscono i banchi e gli alunni più vicini alle finestre, creando una progressiva condizione di disagio, dovuta all'eccesso di calore e di luce (si misurano fino a 31°C di temperatura media radiante, dato che il globotermometro tiene conto, a differenza del dato relativo alla sola temperatura dell'aria, anche del contributo al riscaldamento dato dal sole per effetto radiante).

A questo punto, si è osservato che il comportamento adottato normalmente nelle aule è quello di abbassare le persiane esterne (sono assenti i tendaggi), cosa che reca sollievo ai “surriscaldati”, ma diminuisce drasticamente l'illuminazione. L'esito paradossale: all'esterno splende il sole, all'interno vengono accese le luci artificiali. Inoltre, il contributo del sole al riscaldamento (garantito da termosifoni ad aria), porta progressivamente, durante la mattina, la temperatura dell'aria dell'aula a punte di 25°C: il disagio provocato da questa condizione viene alleviato aprendo le finestre o la porta (ma non agendo sui termosifoni), azione che è evidentemente contraria a ogni pratica volta al risparmio energetico.

L'attenzione degli studenti è a questo punto stata focalizzata sulla ricerca di possibili soluzioni. Ne sono emerse alcune basate sulle buone pratiche (pdf), che verranno introdotte nel corso dell'anno, e sono tutte a portata di mano degli stessi studenti e docenti: la regolazione dei termostati (dove presenti), la regolazione delle persiane in relazione al mutamento dell'illuminazione, il controllo periodico della necessità dell'illuminazione artificiale. Altri possibili interventi individuati sono azioni strutturali, di responsabilità della proprietà, come l'introduzione dei tendaggi.