Tesi di architettura di Laura Carminati sul villaggio di granara. (1998)
Compila il modulo per iscriverti al Seminario Bambù 18-19 maggio 2013
B I O L A G H I
Se vuoi costruire una nave
non chiamare la gente che procura il legno,
che prepara gli attrezzi necessari,
non organizzare il lavoro.
Prima invece sveglia negli uomini
la nostalgia del mare
lontano e sconfinato.
Antoine de Saint'Exupery
sabato-domenica 27-28 marzo 2010 - Campo di lavoro - incontro sull'energia
ci dedicheremo ad alcuni lavori di giardinaggio e di falegnameria per la
casa in terra e paglia, luogo dedicato all'ecologia e allo studio. a
turno, cucineremo e puliremo il Granaio, la casa dell'ospitalità dove
sarete ospitati per la notte.
a cura del g.eco (gruppo granara ecologia) il sabato pomeriggio faremo
una visita guidata a granara e la sera, dopo cena, vi proporremo un
incontro sui temi dell'ecologia e, in particolare, sulle scelte
energetiche del nostro paese (l'opportunità del sole, la minaccia del
nucleare). dormirete nelle stanze del granaio, il luogo dedicato
all'ospitalità dei gruppi.
vi chiediamo un contributo di 30 euro che comprende i pasti dalla cena
di venerdì al pranzo della domenica e l'ospitalità. il contributo
comprende il cibo.
i posti disponibili sono pochi e occorre iscriversi rapidissimamente
rispondendo a questa mail. se vi va, fate girare fra le vostre
conoscenze. in seguito alla chiusura delle iscrizioni, invieremo
dettagli sul campo.
villaggio@granara.org
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Campo di ecologia aprile 2014
Dedicati a chi ha voglia di fare un'esperienza di lavoro e di convivenza collettiva e ha interesse per Granara e le sue diverse anime.
Sabato 5 aprile - domenica 6 aprile 2014, arrivo ven 4 sera, partenza dom 6 verso le 17:00
Questo impianto, nello spirito degli impianti del villaggio, vuole essere una dimostrazione di tecniche ecologiche nella risoluzione di esigenze concrete.
L'impianto di riscaldamento
Le fonti rinnovabili utilizzate sono la legna e il sole. Le case sono in pietra e il clima è quello degli appennini a 600 m.
Il risparmio di legna è un obbiettivo molto importante nell'economia della vita del villaggio oltre che essere un obbiettivo ecologico.
I muri in pietra realizzano un grande volano termico che va sfruttato.
L'impianto a pavimento del piano terra (che usa temperature basse) può essere alimentato anche dai pannelli solari senza bisogno di legna e di presenza. Al primo piano le stanze hanno dei radiatori e quindi possono essere riscaldate secondo le esigenze.
Vista totale dell'impianto: la termocucina a gassificazione del legno riscalda l'impianto a pavimento, lo scaldabagno, e 6 radiatori.
E' previsto l'utilizzo di pannelli solari sullo stesso impianto in alternanza con la stufa per riscaldare l'acqua sanitaria e preriscaldare il pavimento (temperatura di esercizio intorno a 30-35 gradi). Due sono i circuiti di riscaldamento, quello principale con pompa regolata dalla stufa e il circuito del pavimento che spilla l'acqua calda per raggiungere una temperatura di non più di 38 gradi (per la salute delle persone e per il buon uso dell'impianto a pavimento.
La pressione di esercizio si aggira tra gli 1 e 1,5 atmosfere e la temperatura dell'acqua è regolata solitamente a 65°.
Una mattonella trasparente mostra come è fatto l'impianto a pavimento. Tutte le realizzazioni del villaggio sono sia utili per la vita del villaggio sia a scopo dimostrativo. Il pavimento in cotto favorice l'irraggiamento del riscaldamento a pavimento che ha un alto risparmio energetico. Nelle stanze ci sono invece vai tipi di radiatori che riscaldano l'aria.
La termocucina a gassificazione del legno (Mescoli) unisce parecchi principi ecologici:
la gassificazione migliora di molto la combustione della legna e quindi aumentando l'efficienza aumenta sia il risparmio di legna, sia l'autonomia di un carico di legna nella stufa. Inoltre diminuisono gli scarti solidi (cenere) e anche le emissioni migliorano per la buona combustione.
La legna è una risorsa rinnovabile ed è una risorsa locale (laddove presente ovviamente).
La termocucina unisce due usi del calore secondo la tradizione della cucina economica (appunto).
La fiamma rovesciata è una magia estetica della stufa a gassificazione. Una volta ben avviata la stufa la fiamma, anche senza ventola funzionante, cioè a tiraggio non forzato, continua a essere potente.
L'acqua è un bene prezioso anche se spesso lo ignoriamo. Per trasportarla lungo gli acquedotti e negli impianti delle case, è necessario spendere molta energia. Un grosso risparmio di acqua rappresenta quindi anche un consistente risparmio di soldi ed energia. Per depurare gli scarichi delle case risparmiando acqua al villaggio ecologico di Granara sono stati costruiti due compost-toilette e un impianto di lagunaggio.
Perchè il Compost-toilet?
Se qualcuno defecasse in una sorgente, e poi pretendesse di dissetarsi con la stessa acqua, verrebbe considerato matto, o peggio. Se questo qualcuno poi inventasse una tecnologia complicata e costosa per immettere feci ed urine nella sorgente e un'altra altrettanto complicata e costosa per rendere quell'acqua nuovamente bevibile, sarebbe certamente considerato matto due volte. Eppure, è proprio quello che stiamo facendo: tutti i giorni io, voi, noi, tutti. La situazione attuale dei nostri servizi cosiddetti igienici è:
I) diluire con acqua potabile urina e feci nel vaso del wc;
2) riversare il tutto in un tubo;
3) convogliarlo sino ad un depuratore, che si suppone possa trattare e rendere innocuo il tutto, dico si suppone perché ciò non è possibile praticamente (o quasi mai);
4) scaricare il residuo a fiume, o nel mare;
5) ripompare l'acqua;
6) renderla più o meno potabile, a costi e a complessità sempre crescenti;
7) reimmetterla nel circuito, e ricominciare da capo.
Logico, no? Spiegabile, magari, come inerzia mentale, e in un'ottica di "dopo di me il diluvio...".
Ed è questo il significato del nostro gesto pluriquotidiano di "tirare la catenella", come si suole dire: consumiamo mediamente qualcosa come 80 litri al giorno, a testa, di buona acqua potabile (fanno, sempre in media, circa 29.000 litri all'anno per persona) per diluire e portare via una quantità di rifiuti personali prodotti in un anno, che starebbero tutti comodamente in due bidoni da 220 litri.
Con il compost toilette (Clivus Multrum) non è più necessario utilizzare l'acqua per smaltire le feci. Così facendo, a Granara si risparmiano la bellezza di 290.000 litri d'acqua all'anno.
Nel progetto abbiamo realizzato all'interno del compost-toilet un compostaggio aerobico, cioè una conversione delle feci e degli scarti organici attraverso il lavoro degli esseri viventi che respirano con l'aria e che sono presenti nel terreno. Questi sono molto efficienti nella decomposizione e nella trasformazione del compost come i microrganismi aerobici, i quali in condizioni di mancanza d'aria si decompongono (imputridimento) e in seguito sviluppano dei gas maleodoranti. Il compostaggio aerobico funziona quando le condizioni del mucchio presentano la giusta temperatura, umidità e ammucchiamento di materiale nei vari stadi:
· La grossa decomposizione del materiale in uscita avviene attraverso l'azione dei batteri, delle alghe, dei protozoi, dei funghi e di altri piccoli esseri viventi.
· In seguito gli xilofagi provvedono principalmente alla decomposizione della cellulosa e causano il caratteristico odore di sottobosco.
· Alla fine con la quotidianità una quantità di organismi della terra trova la giusta umidità per la digestione delle sostanze organiche insieme ai minerali. Il sistema degli esseri viventi del terreno produce in seguito anche del materiale antibiotico, che è in grado in uno stadio ancora successivo di distruggere i germi delle malattie. Questo compito viene svolto anche dal calore, che si forma durante il processo (attraverso la conversione del materiale organico e del carbonio a diossido di carbonio CO2). In questo modo sicuramente a temperature superiori ai 65°C i germi patogeni presenti nel mucchio del compost moriranno entro 1 ora. (da W. Berger, "Scheisse wird Erde", Kassel 1977).
· Il contenitore deve essere grosso abbastanza da avere un volume minimo necessario per il processo di compostaggio di circa 1m3. Una famiglia di 6 persone produce ogni anno circa 1,4m3(=1000 Kg) di compost. Il contenitore del Clivus Multrum ha quindi un volume di circa 3-4m3, così che deve essere vuotato solamente ogni 2-3 anni. La superficie del contenitore deve essere inclinata, così che il materiale organico scivola sempre più in basso a seconda delle proprie condizioni fino alla porta, dalla quale dopo 1-2 anni si potrà prelevare la prima quantità di compost.
· Il contenitore deve essere ben isolato termicamente in modo da sostenere un proprio autoriscaldamento durante il percorso della massa e di limitare l'emanazione del calore nei dintorni.
· Bisogna quindi fare in modo che l'insieme della mucchio del compost scorra sempre in maniera corretta e non si blocchi, in modo da mantenere le condizioni di vita per gli organismi aerobici. Nel Clivus Multrum si raggiunge questo (oltre che con l'aggiunta di materiale di supplemento che trattenga l'umidità e che smuova la massa come gli avanzi di giardino, il foraggio, la segatura ecc.), attraverso la costruzione di canali per l'aria paralleli al terreno.
I sistemi di depurazione naturale delle acque di scarico sono quelli che presentano vantaggi da più punti di vista:
· hanno bassi costi energetici
· una qualità ambientale maggiore rispetto ai tradizionali sistemi di depurazione
· una integrazione fra il paesaggio e il sistema stesso di smaltimento delle acque reflue, che prevede il loro passaggio in appositi bacini di raccolta, detti appunto "lagune".
· utilizzano il liquame come risorsa e non come rifiuto, permettendo in questo modo di abbassare i costi di mantenimento e in
· permettono una gestione e una costruzione dell'impianto anche da parte di personale non specializzato.
Il processo depurativo che si attua è del tutto analogo a quello che si svolge nei corpi idrici naturali. L'utilizzo di acque stagnanti fertilizzate con liquami richiede superfici elevate. La sostenza organica presente nel liquame, che entra nella laguna, va incontro a reazioni biochimiche che portano alla sua trasformazione sotto forma di fango, alla successiva decomposizione di quest'ultimo e alla sintesi di nuove cellule viventi.
Attraverso questo sistema ciclico, la sostanza organica biodegradabile presente nel refluo, viene, in parte convertita in materia cellulare ed, in parte, gassificata. L'attività del lagunaggio è basata sulla presenza di batteri, alghe, zooplancton e macrofite, i quali vengono introdotti naturalmente dall'effluente, dal vento, dagli uccelli e dagli animali acquatici, nello stesso modo che avviene negli ambienti acquatici naturali (mare, fiumi, laghi, stagni...). Verranno analizzate le problematiche e le soluzioni relative alla comunità di Granara.