"L'acqua è un diritto di base per tutti gli esseri umani: senza acqua non c'è futuro. L'acqua è democrazia."
Nelson Mandela
Quest’anno il tema dei Campi estivi sarà tanto semplice quanto stimolante e ricco di agganci sia con l'ambientazione fantastica del campo bambini (Il Signore degli Anelli), che con l’attualità ecologica più presente nei campi ragazzi: ci immergeremo, infatti, nel tema dell’affascinante alchimia dell’acqua. Acqua come risorsa da proteggere, ma anche come fonte di vita e metafora della vita stessa.
L’acqua, nelle sue forme più evidenti di pioggia, lago, fiume e mare, è l’elemento che più di ogni altro simboleggia il ciclo biologico. Rispettarlo significa rispettare noi stessi, composti fondamentalmente d’acqua, rispettare il Pianeta, che ne è ricoperto per buona parte, rispettare le milioni di persone che non dispongono di acqua potabile in quantità sufficiente.
Questo tema ci permetterà di connetterci sia con Granara (dove vi è una particolare attenzione al risparmio dell'acqua), sia con il tema delle disparità tra Nord e Sud del Pianeta, che infine (per il campo bambini) con l’ambientazione fantastica della Terra di Mezzo, dove l’elemento acqua è costante e permeante.
Dalle acque tranquille del Brandivino che delimitano i confini della Contea, a quelle misteriose del mitico Anduin, dai ghiacci dei Monti Nebbiosi ai mari tempestosi del sud, dalle acque oscure in cui si celano mostri senza nome a quelle limpide del fiume Argentaroggia, sempre l’acqua ha un valore simbolico elevato nell’opera di Tolkien.
Lo Specchio di Galadriel è ottenuto dal riflesso dell'acqua quando il suo lavabo magico d'argento viene riempito di acqua corrente. Esso rivela fatti ed eventi distanti nei luoghi e nei tempi. Frodo ci si rispecchia e prima di vedere il futuro vede se stesso.L’umanità nello stesso modo si rispecchia nell’acqua. L’acqua ci rimanda l’immagine di come siamo e di come potremo essere. Non ci può essere metafora più potente per noi.
Sul tema dell’acqua lavoreremo-giocheremo in tanti modi, differenti a secondo della fascia d’età: solo per fare qualche esempio, vi ci affiancheremo con un taglio storico (pensiamo al Mediterraneo come strada di comunicazione tra i popoli e le culture); con un taglio scientifico (acqua come composto naturale essenziale alla vita); con un taglio sociale (l’acqua come risorsa considerata illimitata, ma in realtà scarsa, laddove però la natura non ha creato il sole, né l'aria, né l'acqua come privata proprietà, ma come tesori pubblici) ; oppure con un taglio filosofico.
Quest’ultimo aspetto, giocato sul piano della metafora, offre innumerevoli spunti tutt’altro che banali: l’acqua, come la libertà, è un bene primario che non ha forma statica. Se lasciata libera da vincoli finisce per evaporare, per disperdersi nell'aria o svanire assorbita nel terreno. Ma è proprio allora che diventa vitale e in un certo senso immateriale.
Eraclito diceva: "…dalla terra nasce l'acqua, dall'acqua nasce l'anima…". Dunque, un percorso dalla materialità all'immaterialità che ne definisce la duplicità, anzi la molteplicità; essa non è mai solo una cosa o una cosa sola:
”(…)è fiume, è mare, è lago, stagno, ghiaccio e quant'altro…
è dolce, salata, salmastra,
è luogo presso cui ci si ferma e su cui si viaggia
è piacere e paura, nemica ed amica
è confine ed infinito
è cambiamento e immutabilità, ricordo ed oblio.
Principio e fine. “ (Eraclito)
Buona navigazione!