Fare incontrare grandi maestri e giovani talenti.
Anche i grandi maestri sono stati giovani ad inizio carriera; oggi intraprendere la carriera teatrale è sempre più difficile.
È importante avere un posto in cui mescolare le scuole e le generazioni, condividere l'esperienza scenica, affinare le tecniche e i ferri del mestiere.
Il festival promuove giovani talenti affiancando l'esperienza di maestri del teatro contemporaneo in una logica di dialogo, ascolto e scambio delle competenze.
Serena Senigallia, Renata Ciaravino, Giorgio Sangati, Ascanio Celestini, Arianna Scommegna... oggi sono affermati, quando sono passati da noi erano all'inizio carriera. Oggi contininuamo a credere nella politica del vivaio.
Previlegiare le compagnie che lavorano in autonomia e indipendenza
Le caratteristiche degli eventi prodotti o ospitati sono l’indipendenza, la sperimentazione dei linguaggi, l’incontro tra chi inizia a imparare, chi produce, tra chi è curioso e chi ha una grande esperienza.
Mantenere convivialità e umanità
La convivialità degli eventi, per lo più residenziali, rende possibile una qualità dell’incontro che genera collaborazioni tra gli artisti e approfondisce la trasmissione dei saperi nel rapporto trainer-allievo.
Anche tra artisti e pubbllico ci piace favorire un incontro franco, rilassato; nessun maestro è una star, perfino il divo del rock, quando passa da queste parti, è una persona comune.
Il luogo del teatro non è mai neutrale
Il contesto specifico del villaggio Ecologico di Granara è una cornice “protetta” e naturale che favorisce lo scambio delle esperienze umane attraverso la relazione, lo studio e il lavoro insieme.
La natura del posto è sempre in scena. Alla lettera: è successo che qualche animale selvatico comparisse in scena durante uno spettacolo.
Scegliere un posto ricco di stimoli ma anche di de-stimoli
La sovrastimolazione cui siamo tutti sottoposti non è amica del teatro, spesso anestetizza e satura, mentre il teatro ha bisogno di sensibilità e capacità di ascolto. Cerchiamo di scambiare stimoli di intensa qualità umana e di denso spessore espressivo.
Tutto è energia
La scelta di un basso impatto ecologico ed energetico non è solo una scelta di campo a difesa del Pianeta: diventa anche uno stile espressivo, si lega a temi sociali e civili come la nonviolenza, il rispetto del suolo, la ricostruzione delle relazioni civili.
Per questo siamo molto orgogliosi di essere il primo Festival a impatto positivo che produce più energia di quanto ne consumi.
E poi ci sono i valori generali del villaggio
Sono un manifesto di vita, in cui il festival si riconosce e si rispecchia, leggetelo: ne vale la pena.