Thanks for Vaselin
Campo di lavoro - visita di granara - incontro dedicato alle sperimentazioni del villaggio
Il gruppo g.eco di granara (gruppo ecologia) vi invita al campo di lavoro autunnale 2011!
Sarà il 22-23 ottobre e l'arrivo è previsto per venerdì 21 sera a cena, la partenza per domenica entro le 17:00.
Il campo è dedicato:
ai lavori di giardinaggio e cura del nuovo orto realizzato secondo i principi della permacultura a lavori di manutenzione vari
A turno, cucineremo e puliremo il Granaio, il luogo dell'ospitalità, dove dormirete.
Non mancherà un piccolo tour di Granara.
Da più di un anno associamo al campo di lavoro incontri ludico-riflessivi dedicato ai temi dell'ecologia.
Dopo il cambiamento climatico, il picco del petrolio, gli scenari di transizione (de)nuclearizzati, gli immaginari mediterranei di altai dei wuming, il negazionismo climatico, la facilitazione, la partecipazione e la cittadinanza attiva, questa volta l'incontro di approfondimento del sabato sarà dedicato alle sperimentazioni di granara.
Vi chiediamo a chi partecipa al campo un contributo di 30 euro che comprende i pasti dalla cena di venerdì al pranzo della domenica e l'ospitalità. Il contributo comprende il cibo, ma non il vino. Chi di voi volesse potrà portarne da condividere.
I numeri sono limitati ed è necessario prenotare! Mandate una mail a: villaggio@granara.org. In seguito alla chiusura delle iscrizioni, invieremo dettagli sul campo.
sabato-domenica 15-16 maggio 2010 - Campo di lavoro - presentazione del libro sul negazionismo climatico
il campo è dedicato a piccoli lavori di muratura intorno alla casa in
terra e paglia, sistemazione del Granaio, e lavori di manutenzione. a
turno, cucineremo e puliremo il Granaio, il luogo dell'ospitalità, dove
dormirete.
Oltre a condividere il lavoro, non mancherà un piccolo tour di granara.
Anche per questo campo il gc.eco (gruppo granara ecologia) propone un
incontro ludico-riflessivo dedicato ai temi dell'ecologia. Dopo le
scommesse sui cavalli climate change e pick oil, gli scenari di
transizione (de)nuclearizzati, e gli immaginari sul noi in movimento del
romanzo altai dei wuming, questa è la volta di parlare di negazionismo
climatico, ovvero "A qualcuno piace caldo!", come titola un libro che si
occupa delle falsità che vengono spacciate per verità scientifiche.
La sera di sabato sarà nostro ospite l'autore, Stefano Caserini, docente
di Fenomeni di inquinamento al Politecnico di Milano, che presenterà
l'edizione tascabile di AQPC, ovvero "Guida alle leggende sul clima che
cambia. Come la scienza diventa opinione" .
vi chiediamo un contributo di 30 euro che comprende i pasti dalla cena
di venerdì al pranzo della domenica e l'ospitalità. il contributo
comprende il cibo.
i posti disponibili sono pochi e occorre iscriversi rapidissimamente
rispondendo a questa mail. se vi va, fate girare fra le vostre
conoscenze. in seguito alla chiusura delle iscrizioni, invieremo
dettagli sul campo.
villaggio@granara.org
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederl
I vari compost toilet di Granara compreso l'ultimo super
presentazione sulle tecnologie appropriate sperimentate a Granara
Ciao a tutti,
a Granara c'è fermento!
E' scoppiata letteralmente la primavera...... ed iniziano i preparativi per la stagione del Sole
Il tema di questa edizione sarà la “Società della stanchezza”, così come il filosofo Byung Chul-Han definisce la nostra società.
Tra gli appuntamenti in programma i laboratori di formazione per attori e non a cura di Serena Sinigaglia, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, lo stage di Pratica del Movimento Danzato in natura con Maria Carpaneto, drammaturgia a cura di Giorgio Sangati, e ancora un workshop d'arte contemporanea con Alessandro Sarra e Chiara Camoni.
Tra gli spettacoli Arbeit, drammaturgia e regia di Giorgio Sangati, Mio figlio era come un padre per me, dei Fratelli Dalla Via, Eros e Thanatos, regia di Serena Sinigaglia, Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, Dell’umiliazione e della vendetta, concept e regia di Marcela Serli.
L'energia del sole può essere utilizzata facilmente per scaldare l'acqua per uso sanitario attraverso un collettore solare che raccoglie i raggi del sole su una piastra dentro la quale scorre l'acqua che viene riscaldata. Al villaggio ecologico di Granara abbiamo realizzato un collettore con tecniche molto semplici e in autocostruzione insieme ad alcuni studenti del Politecnico di Milano.
Come abbiamo costruito il collettore solare:
Il principio base di un collettore solare è quello di raccogliere il calore del sole per scaldare l'acqua. Per avere buoni rendimenti è necessario massimizzare l'assorbimento e invece minimizzare le dispersioni. Si stima che per ogni persona è necessario almeno 1 m2 di pannello. Il pannello solare costruito a Granara è costituito da una cornice di struttura in legno che mantiene una piastra in rame come indicato nello schema. Il rame è verniciato di nero in maniera da aumentare l'assorbimento dei raggi solari. La piastra è composta da piccoli tubi, nei quali scorre l'acqua, che sono saldati ad una lastra di superficie assorbente, sempre in rame verniciato. In questa maniera si concentra sull'acqua il calore raccolto da una superficie più ampia di pannello. Nei tubi scorre una piccola quantità d'acqua che così si scalda facilmente. Nella parte inferiore e superiore della piastra si trovano i tubi che portano l'acqua fredda al pannello e raccolgono l'acqua calda in uscita. Sopra la piastra in rame è stata posta una lastra di vetro che limita le dispersioni di calore creando un effetto uguale a quello che si realizza in una serra. Sotto il pannello è stato invece sistemato uno strato di materiale isolante (nel nostro caso poliuretano) per impedire che il calore raccolto si disperda sul tetto. Il materiale isolante è ricoperto di uno strato riflettente in maniera da riflettere il calore verso la piastra. Nella parte inferiore del pannello c'è un piccolo sfiato per far uscire la condensa che a volte si forma sulla lastra di vetro. L'acqua così riscaldata non viene direttamente utilizzata, ma serve a scaldare l'acqua nel serbatoio scorrendo all'interno di una serpentina. Si preferisce questo sistema di riscaldamento indiretto perché, essendo il collettore solare all'esterno, l'acqua che scorre nel pannello può ghiacciare nei mesi invernali e quindi deve essere miscelata con un anticongelante. Una pompa permette la circolazione forzata della miscela acqua-anticongelante dal pannello alla serpentina del serbatoio e viceversa. Un pannello solare non può scaldare l'acqua abbastanza per tutti i giorni dell'anno. Nei mesi invernali con il cielo coperto è necessario integrare il sistema del pannello con un bruciatore, ma il vantaggio è nella quantità di combustibile che si risparmia nell'arco di un anno. Al villaggio di Granara, il collettore solare è integrato con un termocamino a legna come si può vedere nello schema.
Per le docce del campeggio estivo è stato realizzato questo semplice pannello composto da un supporto isolante di pannelli di paglia pressata con cemento e da un tubo di gomma nero arrotolato a spirale. La superficie del supporto è resa riflettente con uno strato di foglio di alluminio in maniera da concentrare i raggi solari sul tubo nero ed aumentare la temperatura dell'acqua. Il sistema fornisce alle docce l'acqua così calda che deve essere miscelata con l'acqua fredda dell'acquedotto.