Questo impianto, nello spirito degli impianti del villaggio, vuole essere una dimostrazione di tecniche ecologiche nella risoluzione di esigenze concrete.
L'impianto di riscaldamento
Le fonti rinnovabili utilizzate sono la legna e il sole. Le case sono in pietra e il clima è quello degli appennini a 600 m.
Il risparmio di legna è un obbiettivo molto importante nell'economia della vita del villaggio oltre che essere un obbiettivo ecologico.
I muri in pietra realizzano un grande volano termico che va sfruttato.
L'impianto a pavimento del piano terra (che usa temperature basse) può essere alimentato anche dai pannelli solari senza bisogno di legna e di presenza. Al primo piano le stanze hanno dei radiatori e quindi possono essere riscaldate secondo le esigenze.
Vista totale dell'impianto: la termocucina a gassificazione del legno riscalda l'impianto a pavimento, lo scaldabagno, e 6 radiatori.
E' previsto l'utilizzo di pannelli solari sullo stesso impianto in alternanza con la stufa per riscaldare l'acqua sanitaria e preriscaldare il pavimento (temperatura di esercizio intorno a 30-35 gradi). Due sono i circuiti di riscaldamento, quello principale con pompa regolata dalla stufa e il circuito del pavimento che spilla l'acqua calda per raggiungere una temperatura di non più di 38 gradi (per la salute delle persone e per il buon uso dell'impianto a pavimento.
La pressione di esercizio si aggira tra gli 1 e 1,5 atmosfere e la temperatura dell'acqua è regolata solitamente a 65°.
Una mattonella trasparente mostra come è fatto l'impianto a pavimento. Tutte le realizzazioni del villaggio sono sia utili per la vita del villaggio sia a scopo dimostrativo. Il pavimento in cotto favorice l'irraggiamento del riscaldamento a pavimento che ha un alto risparmio energetico. Nelle stanze ci sono invece vai tipi di radiatori che riscaldano l'aria.
La termocucina a gassificazione del legno (Mescoli) unisce parecchi principi ecologici:
la gassificazione migliora di molto la combustione della legna e quindi aumentando l'efficienza aumenta sia il risparmio di legna, sia l'autonomia di un carico di legna nella stufa. Inoltre diminuisono gli scarti solidi (cenere) e anche le emissioni migliorano per la buona combustione.
La legna è una risorsa rinnovabile ed è una risorsa locale (laddove presente ovviamente).
La termocucina unisce due usi del calore secondo la tradizione della cucina economica (appunto).
La fiamma rovesciata è una magia estetica della stufa a gassificazione. Una volta ben avviata la stufa la fiamma, anche senza ventola funzionante, cioè a tiraggio non forzato, continua a essere potente.
Campo di lavoro - visita di granara - incontro dedicato alle sperimentazioni del villaggio
Il gruppo g.eco di granara (gruppo ecologia) vi invita al campo di lavoro autunnale 2011!
Sarà il 22-23 ottobre e l'arrivo è previsto per venerdì 21 sera a cena, la partenza per domenica entro le 17:00.
Il campo è dedicato:
ai lavori di giardinaggio e cura del nuovo orto realizzato secondo i principi della permacultura a lavori di manutenzione vari
A turno, cucineremo e puliremo il Granaio, il luogo dell'ospitalità, dove dormirete.
Non mancherà un piccolo tour di Granara.
Da più di un anno associamo al campo di lavoro incontri ludico-riflessivi dedicato ai temi dell'ecologia.
Dopo il cambiamento climatico, il picco del petrolio, gli scenari di transizione (de)nuclearizzati, gli immaginari mediterranei di altai dei wuming, il negazionismo climatico, la facilitazione, la partecipazione e la cittadinanza attiva, questa volta l'incontro di approfondimento del sabato sarà dedicato alle sperimentazioni di granara.
Vi chiediamo a chi partecipa al campo un contributo di 30 euro che comprende i pasti dalla cena di venerdì al pranzo della domenica e l'ospitalità. Il contributo comprende il cibo, ma non il vino. Chi di voi volesse potrà portarne da condividere.
I numeri sono limitati ed è necessario prenotare! Mandate una mail a: villaggio@granara.org. In seguito alla chiusura delle iscrizioni, invieremo dettagli sul campo.
Dispensa del corso: SEMINARIO PRATICO DI COSTRUZIONE Forno in terra cruda FASE 1 e 2 con Emanuele Cavallo. Autocostruzione con materiali a basso impatto ambientale
Campi Avventura
dagli 8 ai 10 anni
dal 13 al 19 giugno
dal 4 al 10 luglio
(3°, 4° e 5° elementare)
Nuovi Occhi
L'energia del sole può essere utilizzata facilmente per scaldare l'acqua per uso sanitario attraverso un collettore solare che raccoglie i raggi del sole su una piastra dentro la quale scorre l'acqua che viene riscaldata. Al villaggio ecologico di Granara abbiamo realizzato un collettore con tecniche molto semplici e in autocostruzione insieme ad alcuni studenti del Politecnico di Milano.
Come abbiamo costruito il collettore solare:
Il principio base di un collettore solare è quello di raccogliere il calore del sole per scaldare l'acqua. Per avere buoni rendimenti è necessario massimizzare l'assorbimento e invece minimizzare le dispersioni. Si stima che per ogni persona è necessario almeno 1 m2 di pannello. Il pannello solare costruito a Granara è costituito da una cornice di struttura in legno che mantiene una piastra in rame come indicato nello schema. Il rame è verniciato di nero in maniera da aumentare l'assorbimento dei raggi solari. La piastra è composta da piccoli tubi, nei quali scorre l'acqua, che sono saldati ad una lastra di superficie assorbente, sempre in rame verniciato. In questa maniera si concentra sull'acqua il calore raccolto da una superficie più ampia di pannello. Nei tubi scorre una piccola quantità d'acqua che così si scalda facilmente. Nella parte inferiore e superiore della piastra si trovano i tubi che portano l'acqua fredda al pannello e raccolgono l'acqua calda in uscita. Sopra la piastra in rame è stata posta una lastra di vetro che limita le dispersioni di calore creando un effetto uguale a quello che si realizza in una serra. Sotto il pannello è stato invece sistemato uno strato di materiale isolante (nel nostro caso poliuretano) per impedire che il calore raccolto si disperda sul tetto. Il materiale isolante è ricoperto di uno strato riflettente in maniera da riflettere il calore verso la piastra. Nella parte inferiore del pannello c'è un piccolo sfiato per far uscire la condensa che a volte si forma sulla lastra di vetro. L'acqua così riscaldata non viene direttamente utilizzata, ma serve a scaldare l'acqua nel serbatoio scorrendo all'interno di una serpentina. Si preferisce questo sistema di riscaldamento indiretto perché, essendo il collettore solare all'esterno, l'acqua che scorre nel pannello può ghiacciare nei mesi invernali e quindi deve essere miscelata con un anticongelante. Una pompa permette la circolazione forzata della miscela acqua-anticongelante dal pannello alla serpentina del serbatoio e viceversa. Un pannello solare non può scaldare l'acqua abbastanza per tutti i giorni dell'anno. Nei mesi invernali con il cielo coperto è necessario integrare il sistema del pannello con un bruciatore, ma il vantaggio è nella quantità di combustibile che si risparmia nell'arco di un anno. Al villaggio di Granara, il collettore solare è integrato con un termocamino a legna come si può vedere nello schema.
Per le docce del campeggio estivo è stato realizzato questo semplice pannello composto da un supporto isolante di pannelli di paglia pressata con cemento e da un tubo di gomma nero arrotolato a spirale. La superficie del supporto è resa riflettente con uno strato di foglio di alluminio in maniera da concentrare i raggi solari sul tubo nero ed aumentare la temperatura dell'acqua. Il sistema fornisce alle docce l'acqua così calda che deve essere miscelata con l'acqua fredda dell'acquedotto.